Mio papà si chiama Mauro e ad agosto compirà 85 anni. Lui è il protagonista di questa storia.

A fine dicembre 2021 ha perso la sua compagna, mia mamma, dopo 55 anni di matrimonio più sette anni di fidanzamento. Erano insieme praticamente da tutta la vita.

La desolazione, la tristezza e la solitudine possono schiacciare la voglia di vivere, e per diversi mesi per mio padre la vita è stata molto difficile. Ha dovuto scegliere tra trovare nuovi stimoli per amare la vita, o abbandonarsi al dolore. Ha scelto l’amore per la vita. Così, con questo spirito, ha accettato la mia proposta di trascorrere qualche giorno a Govardan Italia.

Dal 19 al 21 aprile abbiamo fatto un’esperienza di servizio volontario insieme, tagliando i rametti secchi degli ulivi. Il posto è un paradiso, le colline toscane sono magiche, e gli ulivi sono alberi molto speciali.

In più siamo stati trattati come persone di famiglia, i volontari che collaborano al progetto Adayur sono straordinariamente accoglienti, gentili, capaci di motivare le persone a contribuire al progetto senza fare nessuna pressione.

Io e mio papà ci siamo trovati a lavorare come se fosse un gioco, abbiamo trascorso ore divertenti e serene in un ambiente naturale e rigenerante. Abbiamo gustato pasti vegetariani buonissimi, dormito con il sonno dei bimbi, conosciuto persone di tutte le parti d’Italia.

La comunità che sta costruendo il progetto Adayur è un posto sicuro per l’anima, consiglio a chi cerca la Felicità in questa vita di prenotarsi per fare un’esperienza di servizio volontario per contribuire alla realizzazione di questo progetto. Ciò che offrirete come servizio verrà ampiamente superato da ciò che porterete con voi nel cuore avendo vissuto questa esperienza.

Silvia Minguzzi