Il LAMIO (Lamium Purpureum)

A volte diventa difficile riconoscere questa pianta perché assomiglia molto all'ortica (da qui il nome falsa Ortica), specialmente quando è nella fase in cui spuntano le foglie e non ci sono ancora i fiori, mandando spesso in confusione chi vuole approfondire la conoscenza delle erbe spontanee.
Nelle terre di Govardhan ci sono sia
Ortiche che Lamium ed è molto affascinante ammirare la somiglianza che hanno queste due piantine nel loro aspetto.
Ma poi arrivano i fiori... E quelli del Lamium, a forma di calice, da cui il nome scientifico che deriva dal greco ”lamos” (= larga cavità), sono spesso di colore rosa purpurea (esistono anche bianchi e gialli). Il loro interno è ricco di nettare mellifero e sono molto apprezzati da numerose specie di insetti impollinatori.
I fiori si rimuovono con estrema semplicità e alla suzione se ne percepisce subito la dolcezza. Da provare!
Il Lamium purpureum è depurativo, tonico, astringente, ricco di sali di potassio e di vitamina C per cui antiossidante e ottimo per la pelle.
È una pianta mangereccia, da preferire le punte verdi prima della fioritura, si può utilizzare in cucina come ingrediente da aggiungere alle zuppe, saltate in padella, lesse o nelle farifrittate di farina di ceci.
Molto ricca anche di mucillagini e tannini e per questo, si consiglia un uso moderato.
Per tutti gli altri particolari sul riconoscimento di questa pianta e di tutte le altre che popolano i campi non resta che darci appuntamento a Govardhan per una bella camminata in natura!

"E un po' più in là, all'ombra della spalla destra di Avram, una falsa ortica bianca era impegnata a inviare segnali olfattivi a insetti perennemente indecisi fra lei e altre piante, germogliando nel frattempo calici fertili, per l'autoimpollinazione, nel caso gli insetti la deludessero ..."

"A un cerbiatto somiglia il mio amore"
- David Grossman -